Al civico 52 di Corso Venezia, si erge un palazzo storico dalla facciata austera, che si affaccia su un piccolo spazio verde nascosto da alte mura, chiuso su tre lati. Il giardino è il salotto della città: un pocket garden, semplice e raffinato che valorizza anche le preesistenze vegetali e la serra. Serra che diventerà un Giardino di Inverno, fruibile anche durante la stagione fredda, quando la luce invade i rami degli alberi e colora il prato definendo un luogo da riposo e da lettura. Il Salotto Verde del Museo Rovati ha il fascino dei giardini milanesi nascosti all’occhio della pubblica via. Il giardino sarà un luogo aperto a dibattiti, feste organizzate o semplicemente di svago e relax, in totale tranquillità e sicurezza, come sono gli square londinesi o il Paley Park di New York. Le specie vegetali selezionate appartengono al patrimonio botanico dei giardini storici milanesi. Il giardino è stato studiato soprattutto nella sua colorazione e fioritura durante la stagione autunno-inverno, prediligendo per il piano arbustivo ed erbaceo il colore rosso; mentre per la stagione primavera-estate il colore bianco. Una quinta di 5 faggi monumentali coglie la vista dall’androne, da cui poi dal proscenio dei dehors si gode tutta l’ampiezza del giardino. Leggeri movimenti di terra a forma circolare, chiamate anche cupole verdi, sottolineano la presenza dello spazio ipogeo del museo etrusco. Esse sono state allineate e dimensionate in armonia con lo spazio del prato verde, lontano dalla pavimentazione di ingresso e alla giusta distanza tra loro, per evitare ristagni d’acqua ed avere un rinverdimento uniforme su tutta la superficie.