Il sole caldo della Puglia, la verde Valle dell’Itria e la passione per il verde sono gli ingredienti della residenza di una coppia olandese che ha scelto l’Italia come patria del cuore e Cisternino dove vivere.
L’ edificio, sito nel centro storico di uno dei Borghi più Belli d’Italia, si sviluppa su quattro livelli e si affaccia da un lato sulla maestosa ed elegante piazza principale del paese, dall’altro su un vicolo stretto, mentre sui restanti lati è addossato al tessuto storico adiacente. La forma rettangolare della pianta, lunga e stretta (30 x5 m.) limitava le possibilità di illuminazione naturale e il ricambio d’aria, oltre a non soddisfare i criteri igienico-sanitari, pregiudicando il comfort abitativo con la conseguenza del suo abbandono.
Il progetto di recupero e la riqualificazione energetica sono stati l’occasione per sperimentare un nuovo modo di abitare uno spazio intimo attraverso un VERDE IMMERSIVO. L’idea di svuotare il volume centrale dell’edificio, aprendo gli ambienti su più livelli alla luce e all’aria, con un patio a doppia altezza con un lucernario apribile, a seconda delle necessità, ha permesso di garantire una qualità e benessere di tutti gli ambienti su cui si affaccia, perdendo una minima quantità di superficie.
Il patio verde è una torre vento, un elemento regolatore del comfort igrometrico nelle diverse stagioni che, nella stagione estiva risucchia aria fresca dal basso per espellere l’aria calda dall’alto, mentre in quella invernale è una serra solare che capta la luce e il calore all’interno per distribuirlo alle diverse stanze.
Questo rifugio domestico è stato studiato in stretto rapporto con la natura che gioca un ruolo fondamentale sia nel patio verde che sulle terrazze che si affacciano sulla piazza.
Una scala sospesa, come una spirale spazio-temporale, approda sul patio, spazio “vuoto” progettato come un rigoglioso giardino con specie dei diversi piani arboreo, arbustivo ed erbaceo. Per citarne alcune: Monstera deliciosa, Musa paradisiaca, Arecastrum romanzoffianum, Pheridophyta, Philodendron o Ficus repens, Vinca minor e TIllandtsia sulle pareti. Una piccola fontana con piante acquatiche allieta la casa con il suo rumore.
L’insieme appare come una giungla con pareti verdi: un microcosmo di alta tecnologia in grado di sfruttare le risorse naturali con la geotermia, il recupero delle acque per irrigare le piante, la traspirazione ed evaporazione che le piante producono per offrire un ambiente che migliora il benessere psico fisico non solo delle persone ma anche delle piante stesse.
La facciata principale, stereometrica ed austera è filtrata da specie rampicanti di Jasminum nudiflorum, Solanum jasminoides, piccoli rampicanti di Camelia sasanqua e Lonicera pileata solo per citarne alcuni. Questo principio di preservare l’intimità degli spazi interni dei primi piani dagli occhi indiscreti dei passanti, è una tradizione dei borghi mediterranei. Al contrario ai piani alti lo spazio esterno si apre con una terrazza panoramica sul centro storico. L’esterno dei balconi e della terrazza è stato progettato con poche specie a grandi masse per mantenere questo rigore formale che il luogo richiede e nella tradizione locale, dove le piante sono dei fuochi su cui convergere lo sguardo senza togliere il candore del bianco delle facciate.